Settori d’intervento della Cooperazione Italiana.

 

La Dgcs continuerà a impegnarsi nell’individuazione in ognuno dei Paesi prioritari di un numero limitato di settori di intervento per il prossimo triennio. In generale, in ogni paese prioritario la Cooperazione italiana concentrerà nel periodo 2014-2016 le attività su, al massimo, tre settori. La scelta per ogni paese sarà basata sull’importanza che essi rivestono per le politiche di sviluppo, sul vantaggio comparato che può avere l’Italia in questi ambiti, sulla possibilità di raggiungere negli specifici settori una massa critica di risorse integrando quelle impegnate da altri soggetti italiani, sulla divisione del lavoro concordata con altri attori di cooperazione e sviluppo, in particolare la Commissione europea e gli stati membri Ue e sugli impegni assunti dall’Italia in sedi internazionali, quali ad esempio il G8 e il G20.

Agricoltura, sicurezza alimentare e accesso all’acqua
Il 18 ottobre 2012 il Comitato Direzionale della Dgcs ha approvato le Linee Guida per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare che contengono indicazioni strategiche, tematiche e marker di efficacia. In questo quadro, l’Italia assicura la propria attiva partecipazione alla definizione della New Alliance to increase Food Security and Nutrition che la Presidenza americana del G8 ha lanciato al Vertice di Camp David (maggio 2012), in continuità con i principi elaborati per l’Aquila Food Security Initiative, adoperandosi al contempo per rafforzare l’azione del Comitato per la Sicurezza Alimentare, creato in ambito Fao per facilitare il dialogo fra i differenti soggetti interessati a tale tematica (governi, società civile, settore privato) e collaborando attivamente soprattutto con le Agenzie del Polo agroalimentare romano. Sempre in ambito multilaterale la Cooperazione italiana assicura il proprio sostegno al settore della ricerca e innovazione in agricoltura per lo sviluppo mediante il supporto alle attività del Consultative Group on International Agricultural Research, o comunque di suoi enti membri, nonché nella definizione e realizzazione presso la Fao della Tropical Agricultural Platform. Parallelamente, con ricorso al canale bilaterale, le attività nel settore agricolo si concentrano principalmente nell’intensificazione ecologica dell’agricoltura, nel sostegno ai piccoli contadini e alle organizzazioni dei produttori, nel favorire la ricerca-innovazione e i servizi di supporto al settore. La speciale attenzione da rivolgere ai paesi fragili, quali quelli in situazioni di post conflitto o post-emergenza, intende poi favorire la via del rafforzamento istituzionale, del ripristino del tessuto civile nelle aree rurali e della ricostruzione delle basi produttive dei piccoli agricoltori, con enfasi particolare sulla formazione. Il tradizionale impegno dell’Italia nella cooperazione in campo agricolo e in generale nello sviluppo dei settori rurali nei paesi partner andrà coniugato con l’attenzione che, anche in sede internazionale, si dedica ai temi della sicurezza alimentare e nutrizionale (tema conduttore fra l’altro dell’Expo Milano 2015) nel contesto generale del miglioramento dei sistemi alimentari locali: lotta alla malnutrizione cronica, benessere materno-infantile nei primi 1000 giorni di vita, buona gestione fondiaria, attenzione al ruolo della donna nella produzione agricola, investimenti responsabili in agricoltura (con possibile e virtuoso coinvolgimento del settore privato) costituiscono i pilastri, e i punti forza, dell’azione italiana in questo settore. Inoltre, sempre in chiave Expo 2015, la nostra azione andrà collegata a un tema di crescente rilevanza e centralità, quello della lotta agli sprechi alimentari. In tali ambiti, l’Italia vanta alcune best practices che andranno opportunamente evidenziate e valorizzate. Saranno curati anche i seguiti del sesto vertice mondiale di Marsiglia dedicato all’Acqua (marzo 2012), tematica strettamente legata alla sicurezza alimentare, allo sviluppo rurale e alla crescente domanda di energia. La ricerca di un nuovo approccio integrato sul tema dell’accesso universale all’acqua e ai servizi igienici di base costituirà la piattaforma fondamentale per contribuire – anche da parte italiana – al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

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